IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 
 
  Visto il proprio decreto, in data 21 ottobre 2013, con il quale, ai
sensi dell'art. 141, comma 1, lett. b), n. 4 del decreto  legislativo
18 agosto 2000, n. 267, il consiglio  comunale  di  Scalea  e'  stato
sciolto a causa delle dimissioni rassegnate dal sindaco eletto  nelle
consultazioni amministrative del 28 e 29 marzo 2010; 
  Considerato  che,  all'esito  di  approfonditi  accertamenti,  sono
emerse forme di ingerenza della criminalita'  organizzata  che  hanno
esposto l'ente locale a pressanti condizionamenti, compromettendo  il
buon andamento e l'imparzialita' dell'attivita' comunale; 
  Rilevato,   altresi',   che   la   permeabilita'    dell'ente    ai
condizionamenti esterni della criminalita'  organizzata  ha  arrecato
grave  pregiudizio  per  gli  interessi  della  collettivita'  e   ha
determinato la perdita di credibilita' dell'istituzione locale; 
  Ritenuto che, al fine di porre rimedio  alla  situazione  di  grave
inquinamento e deterioramento dell'ente locale, si  rende  necessario
l'intervento dello Stato mediante  un  commissariamento  di  adeguata
durata per rimuovere  gli  effetti  pregiudizievoli  per  l'interesse
pubblico ed assicurare il risanamento dell'ente locale; 
  Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; 
  Vista la proposta del Ministro dell'interno, la  cui  relazione  e'
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; 
  Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri,  adottata  nella
riunione del 25 febbraio 2014; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  La gestione del comune di Scalea  (Cosenza)  e'  affidata,  per  la
durata di diciotto mesi, alla commissione straordinaria composta da: 
    dr.ssa Maria Teresa Cucinotta - prefetto; 
    dr. Roberto Esposito - viceprefetto; 
    dr. Rosario Fusaro - dirigente di II fascia dell'Area I.